mercoledì 9 marzo 2011

Le donne del Risorgimento

Quando parliamo di Risorgimento pensiamo a Giuseppe Mazzini, Camillo Benso conte di Cavour, Giuseppe Garibaldi, Massimo D’Azeglio, Carlo Pisacane, Vittorio Emanuele II. Sono questi i padri della patria.
E le madri?
In una società come quella ottocentesca in cui la donna era soprattutto moglie e madre, è difficile pensare che le donne abbiano avuto un ruolo attivo nel risorgimento. Invece non fu cosi perché furono tante a dare il loro contributo  con idee e progetti.
Vogliamo presentarvi le donne la cui storia ci ha maggiormente colpito.

v  Cristina Trivulzio di Belgiojoso fu una giornalista, viaggiatrice e femminista, oltre che paladina del progressismo e dell’unità nazionale intellettuale. Fu lei ad organizzare le truppe a Napoli per contribuire alle Cinque Giornate di Milano, a Roma fu poi nominata da Mazzini direttrice responsabile della ‘ambulanze’, gli ospedali provvisori aperti in alcune chiese romane per accogliere i feriti dei combattimenti durante gli scontri del 1849.

v  Anita Garibaldi la sposa dell’eroe dei due mondi che conobbe nel 1839 e del quale diventò amante, sposa, madre dei suoi figli e compagna di tutte le sue battaglie.
Anita dedicò la sua vita alla libertà e all’indipendenza dei popoli. Per non lasciare il marito si travestì da uomo, si tagliò i capelli, indossò l’uniforme e con lui combattè il nemico sino alla fine. Provata dai combattimenti e indebolita dalla quinta gravidanza, esalò l’ultimo respiro tra le braccia del marito.

v  La contessa di Castiglione fu certamente la più bella, la più intrigante e chiacchierata, la personificazione della vanità femminile. Audace, altera e superba, di sé diceva: “è il mio carattere fiero, franco e libero che mi fa essere talvolta cruda e dura”.
È passata alla storia per avere sedotto, su suggerimento del Conte di Cavour , Napoleone III portandolo così a sostenere la causa dell’indipendenza italiana.

 Miriam Di Bella
 Melania Bruno
Giada Gioia
 Francesca Avena
II A ITC

Nessun commento:

Posta un commento